Progetto Uomo qui e ora – 01 Luglio
Viviamolo insieme.
“Sarà solo.
Dove altro, se non nei nostri punti comuni,
possiamo trovare un tale specchio?”
Contatto, respiro, pianto, ascolto…
– Cosa è successo? Come ti vivi? Per caso, ti senti?
La ragazza mi guarda negli occhi,
tiene le mani nelle mie braccia,
fa pausa e respira, prima delle parole.
“Non so cosa sia successo,
mi sento svuotata, senza peso e rilassata”.
Ancora pausa e occhi negli occhi.
Possiamo trovare un tale specchio?
I suoi sono umidi e luminosi, vagamente ridenti.
I mei – li penso e sento – attenti e guardinghi.
L’espressione emozionale profonda
può scavare percorsi, lasciare segni o tracce,
che possono non andare al benessere.
“‘Figlia’ e il ‘tu’ mi hanno sconvolto dentro
e ora mi sento sciolta e libera. Mi sento”.
– Sentirti può essere un passo verso l’identità?
“Lasciami immaginare e pensare. Sentire.
Sai che non mi sono mai sentita figlia?”.
– Vuoi sentirlo ancora? Se vuoi…
Allarga le mi braccia e si rituffa nell’abbraccio.
Gigetto