Progetto Uomo qui e ora – 03 Luglio
Viviamolo insieme.
“Sarà solo.
Dove altro, se non nei nostri punti comuni,
possiamo trovare un tale specchio?”
Senza accorgersi siamo passati alla mente.
Di nuovo alla domanda sull’identità.
Goffamente, forse, introdotta da me,
guastando il relax circolante nella vicinanza.
– Credo sia il caso di sederci. Rivediamo il percorso?
Lei per prima aveva guardato la sedia.
Seduti, l’uno di fronte all’altra,
un vecchio e una giovane donna,
diamo davvero lo ‘spettacolo’ di padre/figlia.
Mi aspetto che sia lei a far qualche domanda.
“Non mi capacito ancora come sia avvenuto questo”.
– Importante saperlo o è più importante sentirlo?
“Adesso che ci penso: sentirlo! Sentirlo, sentirlo!
Anche adesso, non mi sono mai sentita così,
sono anni che non provo questo rilassamento.
Anzi, serenità e pace dentro – dentro tutto tace”.
– Puoi sentire che ti senti viva e di esistere?
“Lo sento!”.
– E allora, non è un salto che ti fa essere
quella che sei, senza tanti pensamenti
attorcigliati e comportamenti di attacco e fuga?
Sta in silenzio, il volto disteso per niente ansioso.
Continua a rimuginare per qualche minuto.
“Mi sono sempre identificata a quello che facevo,
all’obiettivo che volevo raggiungere,
alla cosa che volevo a tutti i costi avere.
Adesso lo vedo e lo sento. Non sono quella!”.
Gigetto