Progetto Uomo qui e ora – 05 Luglio
Viviamolo insieme.
“Sarà solo.
Dove altro, se non nei nostri punti comuni,
possiamo trovare un tale specchio?”
– Specchio come padre e come figlia,
e nello specchio ti sei trovata bene.
Come ti leggi ora in questo specchio? Ritrovata?
“A dir la verità, non sento bisogno di uno specchio.
A farmi bella, lo specchio, davanti, mi ha sempre delusa,
qualcosa non andava mai bene. Mi umiliava”.
– Non ti pare una parola, un’idea pesante?
“Be’, è così. A un certo punto mi sentivo così”.
– Lo specchio, a volte, riflette cose
che non si vogliono vedere, sorprese.
“Anche questo incontro è una sorpresa.
Mi ha fatto vedere e sentire cose mai sentite”.
– Ottimo, ti pare, o no? Adesso come
puoi abbracciare la tua persona come figlia?
“Non ne ho la minima idea. Non so che fare”.
– Puoi ascoltarti e prenderti cura della figlia
che sta in te? ti parla e manda messaggi e bisogni.
“Ma poi che cosa devo fare?”.
– Vedi che torni al solito modo di fare e reagire?
La donna resta in silenzio, pensosa.
– Per cominciare qualcosa d’altro, non basterebbe
che tu ti ascoltassi e dedicassi tempo a questo?
“Mi dici che devo dedicare tempo a me?”.
– La domanda che puoi farti, può essere questa:
come e quanto mi prendo cura di me,
per sentirmi bene come persona/figlia?
“Domanda e impegno difficili per me”.
– Potrebbero essere meno umilianti.
“Toccata, ancora! Lo sento. Meno umilianti.
Be’ come padre/specchio non me ne perdoni una”.
– Vedi? Sei intelligentissima e arrivi dove vuoi.
Gigetto