Progetto Uomo qui e ora – 07 Luglio
Viviamolo insieme.
“Sarà solo.
Dove altro, se non nei nostri punti comuni,
possiamo trovare un tale specchio?”
– Ti ripeto: l’abbraccio accolto/donato
ha spazzato via i tuoi pensieri illusori
sulla presunta assenza/presenza d’identità.
Ovviamente, la tua identità, non la mia!
“Come la questione identità di genere?”.
– Figlia terribile! Metti da parte questa frecciata,
la tua tagliente intelligenza allusiva e associativa.
Fondata e logica, se vuoi, ma qui del tutto fuori posto.
Ridiamo di gusto, pensando al caos legale di Zan.
“Ecco, vedo che hai ragione: l’abbraccio
m’ha portato a sentirmi tutta come corpo,
un io compatto, dove mente e pensiero erano altrove”.
– Il corpo, che dà esistenza e vita,
ha prevalso sulla mente e ti ha liberata.
“Svuotata. È più esatto. Non pensavo,
non avrei mai immaginato che i pensieri
mi occupassero come invasori,
così violenti, anzi devastanti… da impazzire!”
– Infatti, prima di pensiero sei carne, terra…
no, ‘pavimento’ come hai detto prima. Forte!
“Duro, lavorare sul pavimento. Tiene.
Ci si può appoggiare e costruire sopra”.
– Una sensazione splendida. Puoi coltivarla?
Gigetto