Progetto Uomo qui e ora – 09 Novembre
Viviamolo insieme.
“Qui insieme, come un uomo parte di un tutto,
con il suo contributo da offrire”.
– Accidenti, Accidenti! Se sono il mio corpo,
e sento cose che la mia mente rifiuta,
prima di tagliarmi la pelle e le vene,
((chissà poi perché la mente accetta questo!)),
ascolto me stesso e il corpo che sono!
Come posso essere schizzato a tal punto?
Lo dico a un ragazzo tracagnotto, che ha preso
la non bella abitudine di farsi dei tagli.
Glielo dico con forza e pure rabbia, con passione.
Gli comunico pure: mi fa tenerezza e amore.
E che gli voglio bene, perché sta soffrendo.
Resta con la bocca aperta. Mai s’è sentito dire
delle cose in questo modo. Dirette. Occhi con occhi.
A un certo punto si guarda le palme delle mani,
prima l’una poi l’altra. Più volte. Difesa a ping-pong.
“Non so che fare di queste mani!!”.
– Mi dai un abbraccio, con quelle tue mani?
Accetti un abbraccio da queste mie mani?
Lo forzo un poco, ma poi lui si butta.
Lo stringo con forza e lui me pure.
Comincia a singhiozzare. Sul suo segreto.
Gigetto