Progetto Uomo qui e ora – 27 maggio
Viviamolo insieme.
“Timoroso d’essere conosciuto,
non posso conoscere me stesso né gli altri,
sarò solo”
Quando mente e volontà impediscono
al corpo che sono di parlare,
alterano la percezione di me stesso
e la percezione degli altri verso di me.
Si tratta spesso d’una piccola variazione
del mio vissuto reale.
Eppure l’altra persona davanti o accanto
se ne accorge e lo sente.
Ma posso pure impostare la variazione
su un principio stabile e continuo,
che diventa falsità,
e risuona in me e negli altri come tale.
Il meccanismo della finzione.
Sono sul palco e faccio l’attore,
attore stabile e permanente,
ottima performance e pubblico attento,
a volte fin troppo attento e vigile,
per cui rischio mi venga di ritorno
la sensazione acre di marcire dentro la falsità.
E mi ritrovo nella solitudine,
travolto dai sensi di colpa,
non appena mi capiti addosso
un minimo di lucidità.