Progetto Uomo qui e ora – 28 maggio
Viviamolo insieme.
“Timoroso d’essere conosciuto,
non posso conoscere me stesso né gli altri,
sarò solo”
L’attenzione al proprio comportamento
diventa essenziale per sfrondare
le negazioni interiori e smettere di contar balle.
Ma c’è il pericolo dell’interpretazione.
manipolata, ovviamente.
Che è ‘raccontarsela’.
Penso infatti al racconto barzelletta degli AA.
Lui da poco frequenta il gruppo,
ha deciso di smettere, comunque.
Da 8 giorni filati non beve,
e sì che passa davanti al bar,
quattro volte al giorno,
avanti e indietro dal lavoro.
Il bar quale ‘sosta di lavoro’,
per carburarsi nella fatica della testa e della vita.
La nona sera oltrepassa il bar e si ferma di colpo.
“Entro o non entro?”.
“No, non entro”. E passo avanti.
Nuovo arresto, di colpo.
“Però! Sono stato bravo.
Otto giorni senza, merito un premio”.
Dietrofront, dentro al bar.
La barista prepara il calice:
“Ben tornato”.
“Me lo sono meritato,
posso smettere quando voglio”.
Lo racconta al gruppo. Convinto.
Il gruppo sorride, per niente soddisfatto.
E smaschera, uno dopo l’altro,
i trucchi interpretativi che intrappolano.
Il comportamento/evento è ‘il bere’.
Ricaduta bella e buona.
Non riguarda soltanto il bere.
Riguarda, tanto per dire, le abitudini di casa,
come la guida dell’auto in strada.
Gigetto