Progetto Uomo qui e ora –02 Ottobre
Viviamolo insieme.
“Qui insieme, come un uomo parte di un tutto,
con il suo contributo da offrire”.
Davvero sta malissimo. Nel corpo e nella mente.
Lei lo ha lasciato di colpo, senza alcun preavviso.
Non mangia, non dorme, frana sul lavoro.
Vado a trovarlo, per empatia e vicinanza.
Mi siedo sulla poltrona, non dirimpetto.
A fianco, un po’ di traverso. “Buona sera!”.
Non parla. Messaggio evidente. Sono intruso.
Sto in silenzio, leggermente a capo chino,
continuo a osservarlo con volto sereno.
Non m’aspetto nulla, né dirgli qualcosa.
Sto là in silenzio. Dieci minuti. Venti.
Un’ora. Un’ora e mezza. Di silenzio.
Mi alzo. Ultimo sguardo, che mi ricambia.
“Buona notte”, dico e gli sorrido.
Lui sorride, di compatimento, forse.
Ma sorride e poi “buona notte”, mi dice.
Saluto inatteso.
Gigetto