Progetto Uomo qui e ora – 05 Aprile
Viviamolo insieme.
“Possiamo tutti mettere radici e crescere”
La morte fatto naturale biologico e, peggio,
carneficina prodotta da torture e guerre,
perché non distrugga il “senso della vita”,
ha bisogno di una convinzione radicata,
diventata stessa sostanza dell’esistenza,
fin dai primordi dell’umanità e inizio civiltà:
“la vita non è tolta, ma trasformata”.
La morte, evento reale e atto ultimo, ineliminabile,
apre una porta, avvia un viaggio, che va oltre essa.
Unico modo per evitarne l’alienazione e la negazione.
Unico modo per “viverne il senso”, che è
la sua permanenza, trasformata in senza fine.
Gigetto