Viviamolo insieme.
“Vivi a noi stessi e agli altri”
Ritrovarsi vivi nello stesso posto, ora maceria,
ritornati dopo la fuga e l’esilio forzato,
chinarsi al lavoro, per distrarre la mente
e togliere dolore alle ferite del cuore,
non è storia e avventura sempre possibile.
Quando quel posto, quella casa, quel rione,
diventati ora macerie, non vedono tutti i volti,
che c’erano insieme a te nei giorni di pace,
ti recano tale sconforto e disperazione,
che lasci stare là, quelle macere, e stringi al petto
il tuo futuro, per portarlo a radicarsi altrove.
Ma quello che hai vissuto là ti mancherà,
presenza vuota in attesa d’essere colmata.
Gigetto