Nelle scorse settimane il Centro di Solidarietà Italiana di Belluno onlus ha dato avvio al progetto “Creatività per la libertà” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le politiche antidroga.
Il progetto rientra nei progetti sperimentali a valenza e a impatto nazionale in materia di prevenzione e contrasto delle dipendenze comportamentali e da sostanze nelle nuove generazioni.
Come nasce il progetto
L’idea del progetto nasce dalla Raccomandazione del Consiglio Europeo del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, la quale auspica lo sviluppo della cittadinanza attiva e l’inclusione, attraverso opportunità di apprendimento non formale e informale, mediante la cultura, l’animazione socioeducativa, il volontariato e lo sport di base per favorire il benessere di ragazzi e giovani.
Gli ambiti
In particolare, ci si è focalizzati sul concetto di cittadinanza attiva, di consapevolezza personale e di competenze sociali ed espressive-creative perché la valorizzazione dell’individuo e delle sue abilità, della sua creatività nel rispetto delle regole diventano fattori protettivi dal rischio di dipendenza da sostanze e non.
Le attività
“Creatività per la libertà” si svilupperà quindi attraverso attività laboratoriali esperienziali (teatro, movimento espressivo, montagna terapia, educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva, ecc.) che coinvolgeranno ragazzi in età scolare (secondaria di secondo grado) e giovani delle comunità terapeutiche accreditate gestite dallo stesso Ceis. Sono previsti anche tre seminari informativi rivolti a formatori/educatori finalizzati a diffondere l’uso di strumenti e metodologie utili allo sviluppo di creatività e di abilità espressive da parte dei ragazzi e dei giovani coinvolti.
I partner
Le attività saranno organizzate in collaborazione con la Fondazione Progetto Uomo onlus, con le scuole e con l’ODAR, ente diocesano che organizza campi estivi e invernali per ragazzi in tutta la provincia.
Laboratorio di educazione alla legalità
Si è concluso il 15 marzo il primo laboratorio di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva proposto nell’ambito del progetto “Creatività per la libertà”, finanziato dal Dipartimento per Le Politiche Antidroga. Il percorso si è svolto in tre incontri e ha coinvolto una decina di utenti delle nostre comunità terapeutiche di Navasa (“doppia diagnosi”) e Tedol (“reinserimento”), che si sono sperimentati in attività laboratoriali e di gruppo attinenti al vivere in società.
Il laboratorio ha permesso di indagare i concetti personali sui temi legati alla legalità e la cittadinanza attiva e, partendo da questi, stimolare, attraverso attività e il confronto, la costruzione di significati condivisi sui temi, in modo che possano fungere da riferimenti per la vita in società, a partire dal contesto comunitario stesso. Non si è voluto trasferire contenuti nozionistici, ma attivare una riflessione tramite micro-esperienze che sono state fatte in gruppo per provare a trasmettere il senso di alcuni concetti attinenti al vivere in società (norme, diritti-doveri, responsabilità, bene comune, partecipazione, decisioni condivise…).
Ogni attività è stata proposta previlegiando ed enfatizzando la dimensione gruppale, che permette di sperimentare in gruppo alcune situazioni che riguardano la quotidianità del vivere in una società con esercizi che hanno facilitato il dibattito e il confronto.
Il laboratorio verrà proposto nei prossimi mesi anche agli utenti della comunità “Fonte Viva”.
Laboratorio di scrittura creativa
Tra i laboratori del progetto “Creatività per la libertà”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche antidroga, c’è anche quello di “Scrittura creativa”, un laboratorio che si sviluppa in cinque incontri per un totale di dieci ore.
Il primo si è appena concluso e ha visto coinvolti una decina di giovani della comunità “La Vela” e l’altro si sta concludendo nella comunità “Fonte Viva”.
Se l’obiettivo del progetto è promuovere la consapevolezza personale e le competenze sociali ed espressive creative in funzione di una cittadinanza attiva e di prevenzione dal rischio dipendenze, la scrittura è uno dei mezzi più potenti.
Il laboratorio di scrittura creativa in un ambiente terapeutico riabilitativo è uno spazio per sperimentare, riflettere, mettersi in gioco, crescere.
Un quaderno, una penna, il silenzio e un tempo, un tema, una serie di esercizi, la lettura ad alta voce e la condivisione.
Ognuno è libero di esprimersi con i propri strumenti e per quello che è e sente in quel momento: il foglio bianco diventa la tavolozza del pittore.
Insieme ci si emoziona, ci si commuove, si ride; si scoprono talenti, si superano blocchi, si è liberi di esprimersi, si prova soddisfazione e riconoscimento, si scopre un nuovo modo di essere, di stare insieme, di pensare, di provare benessere.
“Cuori ritrovati in piaceri nuovi” don Gigetto De Bortoli
Seminario: Corpo ed emozioni: strumenti per la relazione
Si terrà il 27 aprile dalle 9.00 alle 13.00 presso il Centro di Solidarietà di Belluno onlus, il primo dei seminari previsti nell’ambito del progetto “Creatività per la libertà”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per Le Politiche Antidroga. Il progetto rientra nelle proposte sperimentali a valenza e a impatto nazionale in materia di prevenzione e contrasto delle dipendenze comportamentali e da sostanze, nelle nuove generazioni.
“Creatività per la libertà” prevede, oltre a laboratori creativi-espressivi, anche tre seminari informativi rivolti a formatori/educatori finalizzati a diffondere l’uso di strumenti e metodologie utili a sviluppare competenze chiave e abilità espressive nei ragazzi e nei giovani coinvolti nei laboratori.
Il seminario dal titolo “Corpo ed emozioni: strumenti per la relazione” introdurrà ai laboratori dedicati al “movimento espressivo” che coinvolgeranno i ragazzi in età scolare che parteciperanno ai campi estivi 2024 organizzati dall’ODAR e dall’APS Amici dei Disabili e dei Minori, presso il Villaggio San Paolo al Cavallino e La Gregoriana ad Auronzo di Cadore.
Il seminario è rivolto agli educatori/animatori (lavoratori o universitari dai 19 ai 30 anni) che seguono i ragazzi in età scolare durante il percorso formativo di “Stile Libero”, durante l’anno, e nei campi estivi di “Un’estate volontariamente” presso le strutture ODAR. Gli educatori/animatori avranno modo così di acquisire conoscenze e competenze sulle emozioni di base: quali sono e a cosa servono, quali sono le basi per una comunicazione efficace, l’apertura e il contatto emotivo nelle relazioni. Il seminario avrà anche una parte esperienziale e sarà tenuto dal dottor Andrea Genuin, psicologo clinico, ricercatore e specializzato nella conduzione dei Bonding Group.
In avvio 40 ore di laboratori estivi sulle emozioni
per i volontari giovani delle strutture ODAR
Sono in partenza i laboratori sulle emozioni che coinvolgeranno i ragazzi che prestano servizio come volontari nelle strutture dell’Opera Diocesana di Assistenza Religiosa (ODAR) al Villaggio San Paolo, a Cavallino Treporti, e La Gregoriana, a S. Marco di Auronzo.
I laboratori verranno condotti da esperti del Centro Italiano di Solidarietà (CeIS) di Belluno nell’ambito del progetto “Creatività per la Libertà” e andranno ad arricchire la proposta formativa di “Un’estate volontariamente”, promossa da ODAR a una con l’Associazione di promozione sociale Amici dei Disabili e dei Minori.
Si tratta di 40 ore di attività di gruppo nelle quali circa 250 ragazzi (tutti in età scolare compresa tra i 14 e i 18 anni) avranno modo di approfondire la loro conoscenza delle emozioni di base e di sperimentarsi nella relazione e nella comunicazione tramite tecniche di movimento espressivo e laboratori pratici.
La proposta nasce dalla volontà di non lasciare soli i nostri ragazzi in un periodo di transizione delicato, qual è l’adolescenza, e di agire in ottica di potenziamento delle risorse relazionali e personali per dare loro strumenti per gestire le sfide di questa età e del nostro tempo. La scelta, nella gestione dei laboratori, è quella di privilegiare la partecipazione attiva dei ragazzi nel costruire assieme alcuni saperi e favorire l’esperienza pratica in gruppo per fare assieme apprendimento sociale.
La proposta non si inserisce come esperienza isolata, ma va ad arricchire il percorso di formazione e crescita personale che viene portato avanti durante tutto l’anno in seno all’esperienza di volontariato ODAR. Chi lo vorrà o ne avrà bisogno avrà modo di richiedere autonomamente supporto e accompagnamento da parte dei formatori anche al di fuori dell’esperienza.
Montagnaterapia
Uscita al lago di Santa Croce per i ragazzi della Comunità di Fonte Viva.
Lasciamo ad alcuni di loro la parola!
“Un flash che mi è rimasto impresso è quello nel quale eravamo distesi tutti assieme in riva al lago, (…) seduti assieme stanchi dopo la passeggiata…un momento di condivisione e di serenità.” (Alvise)
“E’ stata una bella camminata (…) siamo arrivati in questo splendido lago dove chiacchierando un po’ con uno, un po’ con l’altro, (…) e a tratti semplicemente gustando un po’ di pace e di silenzio abbiamo camminato per una decina di chilometri (…) E’ stata un’ottima esperienza per legare un po’ più col gruppo e accumulare dell’energia positiva per tornare ad affrontare la routine della settimana. Bel ricordo. Un vero toccasana.” (Matteo)
“…sì certo non è proprio come uscire con il proprio gruppo di amici o con la fidanzata, ma comunque con qualcuno a Fonte Viva ho legato e uscire in gruppo in una limpida giornata di sole devo ammettere che ci voleva, una mattinata diversa, che tra una chiacchiera e qualche risata è risultata piacevole (…)
Il luogo è perfetto per passeggiare, e non era neanche troppo affollato per essere un sabato di fine giugno, vedere famiglie, coppie, persone con la barchetta che pescavano, mi ha fatto respirare un po’ di normalità e un po’ di quella serenità di cui ho bisogno.” (Enrico)
Dicono di noi
Corriere delle Alpi 11 dicembre 2024